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Società Scientifica di Psicoanalisi e Gruppoanalisi Italiana

Scuola di specializzazione in

Psicoterapia Psicoanalitica e Gruppoanalitica

Scuola di specializzazione in
Psicoterapia Psicoanalitica e Gruppoanalitica

 

Piazza Fontana, 1 Ravagnese - 89131 Reggio Calabria

 

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ITALIAN IMAGO
 
 
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VOLUME 1
FASCICOLO 1
Giugno 2023

VOLUME 1
FASCICOLO 2
Dicembre 2023

VOLUME 2
FASCICOLO 1
Marzo 2024

PRESENTAZIONE

Italian Imago nasce come rivista scientifica della Società Scientifica di Psicoanalisi e Gruppoanalisi Italiana e della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica e Gruppoanalitica. Il nome di questa rivista si rifà a quello di un altro famoso e classico giornale scientifico psicoanalitico, Imago (dal latino Immagine).

Imago nacque nel 1912 col nome Imago: Zeitschrift für Anwendung der Psychoanalyse auf die Geisteswissenschaften (Imago: rivista di psicoanalisi applicata alla scienze umane); in essa venivano pubblicati saggi di psicoanalisi applicata a campi d’interesse non clinico quali la religione, la pedagogia, la letteratura, l’arte, la storia e perfino la fisica, la meccanica e l’aritmetica. I saggi di psicoanalisi clinica venivano, invece, pubblicati sull’Internationale Zeitschrift für Ärztliche Psychoanalyse (Rivista Internazionale di Psicoanalisi Medica). Sigmund Freud (Freiberg, oggi Příbor, Moravia, allora Impero Austro-Ungarico oggi Repubblica Ceca, 6 Maggio 1856 - Londra, Regno Unito, 23 Settembre 1939) vedeva in Imago lo strumento principe per favorire lo sviluppo della psicoanalisi come disciplina umanistica, sottraendola dall’abbraccio esclusivo e quindi soffocante della clinica. Questa prevalenza degli aspetti umanistici su quelli clinici prese sempre più il sopravvento, tanto che anche dal titolo della rivista clinica venne eliminato il termine Ärztliche (Medica), che rimase semplicemente Internationale Zeitschrift für Psychoanalyse. Nel 1927 anche Imago, orientandosi sempre più verso la conoscenza dell’essenza della natura, cambiava nome divenendo Imago: Zeitschrift für Anwendung der Psychoanalyse auf die Natur- und Geisteswissenshaften (Imago: rivista di psicoanalisi applicata alle scienze naturali ed alla cultura). Nel 1933, avendo ormai la psicoanalisi acquisito una grande conoscenza nell’interpretazione dei fatti della vita ed essendo diventata una disciplina completa ed autonoma, la rivista, come specchio dei tempi, cambiava nome una terza volta in Imago: Zeitschrift für Psychoanalytische Psychologie, ihre Grenzgebiete und Anwendungen (Imago: Rivista di Psicologia Psicoanalitica: delimitazione ed applicazioni). Nel 1938 a causa dell’Anschluss, le autorità naziste chiudevano d’autorità tutte le attività i cui proprietari fossero ebrei e quindi anche le riviste psicoanalitiche, di proprietà di Sigmund Freud, che dovette abbandonare, suo malgrado, la sua patria, riparando nel Regno Unito. Dopo l’arrivo a Londra Freud volle far rieditare le riviste in questa città, unificandole, perchè ormai mantenere una rigida linea di confine tra psicoanalisi clinica ed applicata ad altre discipline non aveva più senso visto l’ormai stretto reciproco ed inscindibile intreccio ed anche perché essendo stampate in lingua tedesca immaginò che le vendite non sarebbero state altissime; il nome della rivista unificata fu Imago und Internationale Zeitschrift für Psychoanalyse che fu pubblicata dal 1939 al 1941, purtroppo con un sempre maggiore calo di lettori. Nel 1941 le vendite furono talmente basse che la rivista non venne più pubblicata. Bisogna rilevare che già dal 1920 veniva editato a Londra in inglese l’International Journal of Psychoanalysis, che era il gemello dell’Internationale Zeitschrift für Psychoanalyse e dal 1939 a Boston sempre in inglese American Imago, che era il gemello di Imago. Entrambi i giornali continuano, tuttora, ad essere pubblicati.

In questa rivista, prenderemo come riferimento la rivista Imago nella sua ultima versione, e cioè Imago und Internationale Zeitschrift für Psychoanalyse, poichè prevediamo in essa la pubblicazione di saggi di psicoanalisi e gruppoanalisi sia clinica sia applicata a tutti i settori dello scibile umano. Italian Imago ha l’ambizione altresì di ridefinire quelle basi solide di logos sulle quali proiettare altresì una lettura nuova e prospettica dell’esistenza, che possa consentire una comprensione altra, futuribile e quanto più aderente ai nuovi modelli costitutivi della realtà. Saranno pertanto oggetto di pubblicazione saggi originali, modelli teorici innovativi, traduzioni o ritraduzioni in italiano di grandi classici psicoanalitici, psicobiografie dei grandi Autori del pensiero psicoanalitico, lavori di approfondimento e di rimodulazione dei concetti classici nell’intenzione di poter stimolare, contestualmente a rivisitazioni della psicoanalisi e della gruppoanalisi classica, la crescita del pensiero analitico post-moderno critico e costruttivo, spazio di arrivo di un ponte immaginario che ridisegni l’essenzialità del profondo quale necessaria chiave di interpretazione delle realtà dei tempi storici, antichi e futuri.

Vogliamo ripartire dalle radici più nude della psicoanalisi, riappropriandoci di quell’ identità che ne fece “pensiero” nuovo, e che incarnava lo spirito più ampio dello scibile quale unica via che potesse essere rappresentativa di una lettura piena e completa della complessità umana e di ciò che essa riconduce a se stessa.

Italian Imago ambisce a divenire quello schema immaginario acquisito, quel prototipo inconscio che, decristallizzando i costrutti teorico-archetipici storici, vuole avviare in prospettiva la psicoanalisi e la gruppoanalisi ad un’unione scientifica e di pensiero quanto più efficace e qualitativa possa divenire.

Tutti gli articoli originali saranno tradotti in inglese, tranne le traduzioni o ritraduzioni di classici, che saranno presentati, oltre che in italiano, nella loro lingua originaria; di quest’ultimi comunque le recensioni, oltrechè in italiano saranno in inglese. I necrologi oltrechè in italiano saranno tradotti nella madre lingua del defunto.

 

Vincenzo Maria Romeo

EDITORIALE


Italian Imago nasce sostanzialmente per proporre un approccio alla psicoanalisi ed alla gruppoanalisi innovativo, in particolar modo correlato alle neuroscienze, ma con salde radici alla più pura dottrina freudiana, come ben evidenziato nella “Presentazione di Italian Imago” fatta dal Direttore Responsabile, Vincenzo Maria Romeo e nella prosecuzione del solco tracciato dal Maestro, Sigmund Freud (Příbor, Moravia-Slesia, allora Impero Austro-Ungarico oggi Repubblica Ceca, 6 Maggio 1856 - Londra, Regno Unito, 23 Settembre 1939), in “Progetto di una Psicologia” (Entwurf einer Psychologie, scritto nel 1905, edito postumo in Aus den anfängen der psychoanalyse 1887-1902: briefe an Wilhelm Fliess, pp. 371-466, Imago Publishing Company, Londra, 1950 - Edizione italiana, Opere vol. 2 Progetto di una psicologia ed altri scritti 1892-1899, pp. 193-285, Bollati-Boringhieri, Torino, 1989).


Per rispondere a questa esigenza nella rivista saranno presenti sia articoli originali sia traduzioni di saggi, perlopiù inediti in italiano, di grandi Autori del passato.


La rivista inizia con un saggio “Manifesto per una Psicologia dell’Es”, a firma dello Scrivente e di Vincenzo Maria Romeo, in cui vien lanciato un nuovo paradigma psicoanalitico dal forte sapore viennese, ma con agganci precisi all’attualità scientifica. Esso è il primo di una serie di saggi coi quali si andranno a ridefinire tutti gli assunti classici sia in termini di metapsicologia sia di tecnica sia di clinica.


Fra gli altri contributi originali troviamo:
- due articoli a sfondo lacaniano, “I destini del trauma” e “Attraversare il fantasma”, il primo di Luciana La Stella ed il secondo di Franco Quesito e Carmela Toscano, nel quale si affrontano rispettivamente l’evoluzione del trauma, in particolar modo di quello originario, il complesso di castrazione e delle questioni dell’empatia e del controtransfert in psicoanalisi;
- la psicobiografia di Ernest Henry Connell (Melbourne, Victoria, 1878 - Edimburgo, Scozia, Regno Unito, 3 Ottobre 1941), psicoanalista neozelandese naturalizzato inglese, poco noto ma di importanza capitale per essere stato il didatta, e di conseguenza per avere profondamente influenzato, William Ronald Dodds Fairbairn (Edimburgo, 11 Agosto 1889 - Edimburgo, 31 Dicembre 1964), uno dei capostipiti della Teoria delle Relazioni Oggettuali;
- un approccio narrazionistico, in campo etnopsicologico ma non solo, come strategia terapeutica al Disturbo Post-Traumatico da Stress, in “Raccontare la propria storia per scrivere la propria favola” di Alberto Polito e Simonetta Bonadies.


Tra le traduzioni troviamo:
- l’interessante dibattito sulla Schizofrenia avvenuto il 1 Agosto 1926 alla 1° Conférence des Psychanalystes de Langue Française di Ginevra e poi pubblicato nel Gennaio 1927 sulla Revue Française de Psychanalyse, con gli interventi di René Laforgue (Thann, Grand Est, allora Regno di Prussia oggi Francia, 5 Novembre 1894 - Parigi, Île-de-France, Francia, 6 Marzo 1962) su “Schizofrenia e schizonoia”, Angelo Hesnard (Pontify, Bretagna, Francia, 22 Maggio 1886 - Rochefort, Nuova Aquitania, Francia, 17 Aprile 1969) su “Osservazioni sul concetto di schizonoia”, Édouard Pichon (Sarcelles, Île-de-France, Francia, 24 Giugno 1890 - Fontainebleau, Île-de-France, 20 gennaio 1940) su “Sulla pretesa differenza tra organico e psicogeno”, Eugène Minkowski (San Pietroburgo, Severo-Zapade, Russia, 7 Aprile 1885 - Parigi, 17 Novembre 1972) su “Sul collegamento delle lesioni e dei processi psichici di tipo schizofrenico a concetti d'ordine più generale”.


- uno scritto del Maestro, Sigmund Freud, “Una delle difficoltà della psicoanalisi”, nelle quale espone i motivi della riluttanza di una parte del mondo scientifico, e non solo di esso, ad accettare le teorie psicoanalitiche;
- due saggi “Lo sviluppo ed i percorsi della psicoanalisi” di Otto Rank (Vienna, 22 Aprile 1884 - New York, New York, USA, 31 Ottobre 1939) e Hanns Sachs (Vienna, 10 Gennaio 1881 - Boston, Massachussets, USA, 10 Gennaio 1947) e “Recenti sviluppi in psicoanalisi” di Ernest Jones (Gowerton, Galles, Regno Unito, 1 Gennaio 1879 - Londra, 11 Febbraio 1958), di un’incredibile attualità pur essendo rispettivamente del 1912 e del 1920, nei quali si riassume il passato e si profilano i futuri itinerari della psicoanalisi, in quanto le riflessioni presenti allora sono presenti ancor oggi, sia pure con le debite differenze cronologiche.


- un saggio di Leon Pierce Clark (New York, 15 Giugno 1870 - New York, 3 Dicembre 193) “Uno studio dei fattori somatici innati nelle Nevrosi Compulsive e Ossessive”, in cui egli traccia un’interessante riflessione sull’etiopatogenesi di queste psicopatologie facendole risalire a difficoltà di socializzazione in età adolescenziale spesso innescate da deficit di attitudini apportatrici di successo sociale quali quelli alla danza, al ballo, al canto. 
- un saggio di Eduard Hitschmann (Vienna, 28 Luglio 1871 - Gloucester, Massachussets, USA, 13 Luglio 1957) “Per diventare un romanziere” in cui egli evidenzia come le produzioni letterarie siano influenzate da quegli stessi fattori personali che sono oggetto della dottrina psicoanalitica.

 

Concludono il numero:
- un interessante recensione di Ilaria Gentile, Domenica Scibilia e Maria Scordo sul romanzo “Almarina” di Valeria Parrella del quale vengono esaminati sia gli aspetti artistico-letterari sia quelli scientifici-psicoanalitici;
- due dovuti necrologi a due grandi psicoanaliste Nina Asimova, a cura di Luigi Baldari e Gioia Marzi, e Anne Anzieu, a cura di Rosina Mandalari e dello Scrivente.

 

Gabriele Romeo

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