La Psicoanalisi Interpersonale
Basilea (Canton Basilea, Svizzera), 20 Aprile 1868
San Francisco (California, USA), 25 Settembre 1919
Charles August Hoch nacque il 20 Aprile 1868 a Basilea in una famiglia dell’alta borghesia svizzera di lingua tedesca. Il padre (?) era un pastore protestante che peraltro fu anche per diversi anni Direttore Generale dell’Universitätsspital Basel. Ricevette un’educazione basata su valori religiosi e morali crescendo al tempo stesso in un’atmosfera intrisa di discorsi e vissuti medici. Dopo aver terminato gli studi classici a Basilea, decise di trasferirsi negli USA per studiare medicina; imbarcatosi a Brema sulla nave passeggeri "Rhein", sbarcava a Baltimora il 3 Agosto 1886 (Maryland, USA).
Si recò quindi a Filadelfia (Pennsylvania, USA) dove s’iscrisse alla Medical School dell’University of Pennsylvania, dove frequentò il primo biennio di studi; dal 2011 questa Facoltà di Medicina ha preso il nome di Perelman School of Medicine in onore dei filantropi Raymond Gerson Perelman (Filadelfia, 22 Agosto 1917 - vivente) e Ruth Caplan in Perelman (Massachussets, USA, 1921 - Filadelfia, 31 Luglio 2011) che l’11Maggio 2011 hanno donato all’University of Pennsylvania 225 milioni di dollari. I Perelman, pur essendo di religione ebraica, si erano ispirati, con questo dono alla dottrina sociale protestante; in tale dottrina il capitalismo è visto come realizzazione della volontà di Dio, purché esso non abbia finalità edonistiche e tautologiche, ma anzi al contrario sia reinvestito in parte per accrescere se stesso ed in parte a vantaggio dei meno abbienti.
Frequentando i corsi universitari fu preso da un docente molto carismatico, l’anatomopatologo William Osler (Bond Head, Ontario, Canada, 12 Luglio 1849 - Oxford, South East, Inghilterra, 29 Dicembre 1919). Nel 1889 Osler si trasferì a Baltimora dove era stato nominato Professore Ordinario di Clinica Medica alla Johns Hopkins University di Baltimora; questa università fu inaugurata nel 1876, grazie ad un lascito di 7 milioni di dollari donato dall’imprenditore Johns Hopkins (Annapolis, Maryland, USA, 19 Maggio 1795 - Baltimora, 24 Dicembre 1873); grazie ai fondi rimasti da tale lascito, venne avviata la costruzione del Johns Hopkins Hospital afferente all’omonima università ed inaugurato nel 1889. Nel 1891 iniziò la progettazione dell’apertura della Medical School della medesima università e due anni dopo fu inaugurato il primo anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.
Lo stesso anno che Osler si trasferì a Baltimora alla Johns Hopkins University, cioè il 1889, Hoch decise di seguirlo, anche se, visto che i corsi della Medical School della Johns Hopkins iniziarono nel 1893, dovette iscriversi in un’altra Università, precisamente all’University of Maryland School of Medicine, che comunque era sempre sita a Baltimora, dove si laureò nel 1892. Dopo la laurea Osler lo fece assumere al Johns Hopkins Hospital come suo assistente. Nell’Ottobre 1893, Hoch fu assunto dal Direttore Generale Edward Cowles (Ryegate, Vermont, USA, 1837 - 1919) al McLean Asylum for the Insane sito a Charlestown (allora cittadina indipendente oggi facente parte del Comune di Somerville, Massachussets); i lavori di costruzione di questo ospedale iniziarono il 25 Febbraio 1811, finirono il 1 Ottobre 1818 ed il suo primo paziente fu ricoverato il 6 Ottobre 1818. In origine si chiamava Charlestown Asylum for the insane cambiando nome in McLean Asylum for the insane nel 1826 in onore del filantropo mercante John McLean (Milton, Massachussets, 1761 - 23 Ottobre 1823, Boston, Massachussets) che aveva donato 25.000 dollari in vita e aveva lasciato 90.000 dollari nel testamento per le necessità dell’ospedale. Sotto la direzione di Cowles nel 1892 esso cambiava nome, assumendo quello attuale di McLean Hospital, e nel 1895 veniva trasferito nella città di Belmont (Massachussets) aprendo i battenti il 1 Ottobre del medesimo anno. Esso è un ospedale specializzato in psichiatria in generale e nel trattamento dei Disturbi Borderline di Personalità in particolare; è associato alla Medical School della Harvard University (Cambridge, Massachusetts). Cowles subito dopo l’assunzione inviò Hoch in Europa, allora all’avanguardia nel settore psichiatrico, per recepire e poi riportare negli USA tutte le ultime novità scientifiche. Hoch, tra il 1893 ed il 1894, si recò quindi dall’anatomopatologo Friedrich Daniel von Recklinghausen (Gütersloh, Renania Settentrionale, Germania, 2 dicembre 1833 - Strasburgo, Francia, 26 Agosto 1910) della Straßburg Universität (Alsazia-Lorena, allora Germania, oggi Université de Strasbourg, Francia), nella medesima università dall’antropologo Gustav Schwalbe (Quedlinburg, Sassonia-Anhalt, Germania, 1 Agosto 1844 - Strasburgo, 23 aprile 1916), dallo psicologo Wilhelm Maximilian Wundt (Neckarau, allora indipendente, oggi parte di Mannheim, Baden-Württemberg, Germania, 16 Agosto 1832 - Großbothen, allora indipendente, oggi parte di Grimma, Sassonia, Germania, 31 Agosto 1920) della Leipzig Universität (Sassonia), dallo psichiatra Emil Kraepelin (Neustrelitz, Mecklenburg-Vorpommern, Germania, 15 Febbraio 1856 - Monaco di Baviera, Baviera, Germania, 7 Ottobre 1926) della Heidelberg Universität (Baden-Württemberg); quest’ultimo esercitò una tale influenza su di lui da indurlo a specializzarsi in psichiatria.
Durante questo viaggio in Europa, sposò nel Luglio 1894 Emmy Muench (Basilea, 22 Gennaio 1862 -- 27 Agosto 1941). I coniugi Hoch rientrarono negli USA con la nave passeggeri "Veendam", sbarcando a New York (New York, USA) il 12 Novembre 1894; essi ebbero una sola figlia Susan Hoch. Susan il 3 Luglio del 1921 sposò il famoso psicoanalista Lawrence Schlesinger Kubie, dal quale dopo avere avuto 3 figli, divorziò nel 1935; ella stessa divenne psicoanalista sotto la guida di Anna Freud. Nel 1897 fece un secondo viaggio ad Heidelberg da Kraepelin per perfezionare le sue prassi diagnostiche e terapeutiche; qui studiò anche l’anatomia patologica neurologica col noto neuropatologo Franz Nissl (Frankenthal, Renania-Palatinato, Germania, 9 settembre 1860 - Monaco di Baviera, Baviera, Germania, 11 agosto 1919). Finito questo stage, nello stesso anno, per completare i suoi studi, si recò alla Zürich Universität dal famoso neuroanatomopatologo Constantin von Monakow (Bobretsovo, Vologda Oblast, 4 Novembre 1853 - Zurigo, 19 Ottobre 1930).
Il 23 Giugno 1905 lasciava il McLean Hospital perché gli avevano offerto un incarico migliore alla Payne Whitney Psychiatric Clinic; questo ospedale, progettato nel 1816, fu inaugurato nel 1821 col nome Bloomingdale Hospital, derivato dall’inglesizzazione del nome della città olandese Bloemendaal (Olanda Settentrionale, Olanda) e costruito presumibilmente grazie ai fondi donati da emigrati olandesi di quella città negli USA. Agli esordi esso si trovava a New York vicino l’attuale Manhattan poi nel 1889 veniva spostato in una posizione più favorevole, nella zona chiamata White Plains, sempre a New York, grazie ad una donazione di 20 milioni di dollari fatta dal mercante filantropo Payne Whitney del quale assumeva il nome diventando Payne Whitney Psychiatric Clinic. Il 1 Gennaio del 1998 veniva assorbito dal Presbyterian Hospital, sempre di New York, assumendo il nome di New York-Presbyterian Hospital/Westchester. In atto tale ospedale è la Clinica Psichiatrica di riferimento del Weill Cornell Medical College e della Columbia University College of Physicians and Surgeons, entrambe istituzioni universitarie di New York.
Alla Payne Whitney Psychiatric Clinic Hoch entrava il 1 Luglio 1905 con l’incarico di Primo Assistente Medico. Qui si avvicinò alla Psicoanalisi, abbandonando le ipotesi etiologiche organiciste per le patologie psichiatriche dal momento che nei suoi approfonditi studi neuroanatomopatologici di soggetti psichiatrici non aveva trovato alcuna differenza rispetto a quelli di soggetti indenni da tale problematiche; conseguentemente era arrivato alla convinzione che tramite questa dottrina si potesse arrivare nelle parti più recondite della psiche del paziente; nonostante questa convinzione non esercitò mai come psicoanalista. Nel 1908 si recò al Burghölzli, che era la Clinica Psichiatrica della Zürich Universität (Canton Zurigo, Svizzera) per approfondire le tecniche diagnostiche e terapeutiche applicate dal Direttore Generale della stessa, il grande psicoanalista Eugen Bleuler. Qui approfondì le proprie conoscenze psicoanalitiche e le modalità per potere applicare le tecniche psicoanalitiche in ambiente ospedaliero, imparò ad usare il Test delle Associazioni Verbali ideato da Carl Gustav Jung, che all’epoca era il Vicedirettore del Burghölzli e col quale si sottopose ad una breve analisi personale. Nello stesso anno rientrò a New York. Per il biennio 1908-1909 fu eletto Presidente della New York Psychiatric Society.
Il 1909 fu un anno di svolta importante per Hoch. Nel Luglio 1909 subentrò nella qualità di Direttore dell’Istituto di Patologia del New York State Hospital ad Adolf Meyer che si era contemporaneamente trasferito alla Johns Hopkins University. Meyer aveva fortemente sostenuto la candidatura di Hoch al posto che stava lasciando in quanto i due, oltre ad essere amici intimi, avevano molte cose in comune: erano entrambi figli di religiosi, svizzeri di nascita e residenti negli USA, di lingua madre tedesca, appassionati di psicoanalisi, cresciuti con ideali legati alla dottrina sociale protestante. Riprendendo gli insegnamenti di Meyer, continuò a sponsorizzare l’uso della psicoanalisi come principale tecnica curativa negli ambulatori dell’ospedale incontrando, in tale operazione, meno difficoltà del suo precedessore, sia perché ormai tale dottrina si andava diffondendo nella cultura medica e laica negli USA sia perché di li a poco ci sarebbe stato lo sbarco della "peste" in America, per usare le parole di S. Freud; dal 6 al 10 Settembre 1909, infatti, Freud tenne, su invito del Rettore G. S. Hall, le cinque conferenze sulla psicoanalisi alla Clark University di Worcester (Massachussets). Tale evento, al quale era ovviamente presente anche Hoch, cambiò la percezione statunitense sulla psicoanalisi, dando l’avvio all’ampia diffusione che ha porterà poi gli USA a divenire la nazione leader in questa dottrina. Hoch fu uno dei primi negli USA a far applicare la psicoanalisi agli psicotici in ambiente ospedaliero, mettendo a frutto quanto aveva imparato a tal proposito al Burghölzli di Zurigo.
Dal 1910 fu nominato Professore Ordinario di Psichiatria al Weill Cornell Medical College; nei suoi insegnamenti le teorie psicoanalitiche erano predominanti. Mantenne la cattedra fino al 1917, quando, essendosi pensionato, si trasferì a San Francisco.
Il 9 Maggio 1911, a Baltimora, Hoch partecipò alla fondazione dell’American Psychoanalytic Association, che si proponeva di coordinare l’attività delle varie società psicoanalitiche USA. Nell’Agosto del 1911 otteneva finalmente la cittadinanza USA.
1l 1913 fu l’anno che gli portò i riconoscimenti che aspettava da tempo. Venne eletto Presidente dell’American Psychoanalytic Association per il biennio 1913-1914, succedendo a James Jackson Putnam, che aveva diretto l’Associazione nel biennio 1911-1912 Alla scadenza del mandato fu eletto come terzo Presidente William Alanson White per il biennio 1915-1916.
Nel 1914 C. G, Jung si dimise dalla carica di Presidente dell’International Psychoanalytical Association, della quale era stato peraltro il primo presidente dalla fondazione, avvenuta ufficialmente a Norimberga durante il secondo convegno tenutosi il 30 ed il 31 Marzo 1910; in attesa del futuro Congresso che ne avrebbe nominato il successore, la presidenza fu affidata momentaneamente ad Abraham ed a Jones. Tale situazione si protrasse più del previsto a causa della prima guerra mondiale; infatti il V° Congresso si tenne nei giorni 28 e 29 Settembre 1918 a Budapest. Il secondo Presidente eletto fu K. Abraham. C. G. Jung, dopo aver lasciato il movimento psicoanalitico, contattò tutti i suoi alunni, fra i quali Hoch, chiedendo loro di seguirlo nelle sue scelte. Hoch declinò l’invito scegliendo di restare con Freud.
Dal 1915 al 1917 fu Direttore della Commissione Militare di Guerra di New York col compito di coordinare il lavoro degli psichiatri che lavoravano per conto dell’esercito. Fu in questo periodo che, studiando le storie personali dei pazienti sia militari che civili ed unendo il suo background psicoanalitico con le sue convinzioni religiose, si spostò dalla Psicoanalisi Classica alla nascente Psicoanalisi Interpersonale.
Nel 1916 fondò la rivista scientifica dell’Istituto di Patologia del New York State Hospital dandole il nome Psychiatric Bulletin di cui condirettore assieme a Charles Winfield Pilgrim (1855- New York, 1934) e George H. Kirby (Goldsboro, North Carolina, USA, 1875 - New Hampshire, USA, 1935) che diresse fino al pensionamento dall’ospedale stesso avvenuto il Ottobre 1917. Hoch fu il terzo direttore dell’Istituto di Patologia ed a lui successe George Hughes Kirby che nel 1929 cambiò il nome della clinica da Istituto di Patologia a quello attuale, Istituto di Psichiatria. Si era convinto che la psicopatologia si potesse classificare in categorie d’ordine sintomatologiche ma che dal punto di vista etiologico fosse dovuta ad un insieme di cause psichiche individuali e di problematiche ambientali e che fattori come la povertà, il degrado sociale e la scarsa cultura fossero i fattori predominanti. Da queste basi sostenne l’importanza dell’igiene mentale a scopo preventivo.
Dopo il pensionamento si recò a San Francisco in California, dove fu uno dei consulenti psichiatri, assieme a C. G. Jung, A. Meyer, E. Kraepelin, nel famoso caso giudiziario McCormick. Stanley Robert McCormick (1874-1947), essendo stato colpito da schizofrenia, fu confinato dalla famiglia in una confortevole e bella casa detta Montecito’s Riven Rock (Cold Springs, California). Visto che era molto ricco, si scatenò presto una battaglia giudiziaria tra la moglie Katharine Dexter in McCormick (1875-1967) ed il resto della famiglia McCormick su chi dovesse essere il suo tutore.
Hoch morì di nefrite il 23 Settembre 1819 al San Francisco Medical Center della California University.
Egli di fatto fu uno dei maggiori esponenti clinici della psicoanalisi interpersonale. L’importanza di Hoch sta nel aver ideato un trait-d’union tra due concezioni della malattia mentale molto diverse tra loro, quella organicista-sintomatologica di Kraepelin e quella psicodinamica di Freud; a tale unione, spinto dal proprio background religioso ed influenzato dall’orientamento, predominante negli analisti dell’East Coast, che considerava le problematiche sociali e relazionali come importante fattore psicopatologico, unì una visione di una prevalente componente etiologica di tipo ambientale, specie nelle psicosi. Egli definì la disciplina nascente dall’unione di queste dottrine Psichiatria Integrativa.
Il suo pensiero attraversò tre fasi: nel primo periodo, che va dall’incontro con Kraepelin (1894) fino all’arrivo alla Payne Whitney Psychiatric Clinic (1905), le visioni di Hoch concordavano con quelle di Kraepelin; esse si basavano su un etiologia organicista delle psicopatologie, dovute alla localizzazione neurologica della sifilide o di altre malattie infettive. Per dimostrare tali teorie si dedicò moltissimo agli studi neuroanatomopatologici per trovare le corrispondenze tra sintomatologia psicopatologica e lesioni cerebrali in generale e dovute a sifilide in particolare.
Nel secondo periodo che comprende tutto il periodo della Payne Whitney Psychiatric Clinic (1905-1909) al primo periodo del New York State Hospital (1909-1912) Hoch, non avendo trovato negli anni precedenti corrispondenze statisticamente significative tra lesioni cerebrali e psicopatologia clinica, abbandonò le teorie kraepeliniane in favore delle nuove teorie psicoanalitiche classiche, pur mantenendone gli aspetti nosografici integrati dalle visioni bleuleriane.
Nel terzo periodo, dal 1912 in poi, insoddisfatto dell’eziologia edipica nelle psicosi, accettò le teorie interpersonali, utilizzando una chiave di lettura relazionale e disadattiva rispetto all’ambiente.
Il suo punto di vista per quel che riguardava le psicopatologie era quello di un unico continuum psicopatologico comprendente in ordine crescente disturbi della personalità, nevrosi e psicosi, per cui si sarebbe manifestata una patologia piuttosto che un’altra in base al livello di stress raggiunto dal soggetto. Gli eventi ambientali richiedono al soggetto un adattamento continuo; qualora esso non sia efficace genera un conflitto che viene ad essere rimosso. Successivamente un altro evento può riattivare il conflitto rimosso generando uno stress. Lo stress così generatosi può portare l’individuo ad un grado di patologia nel continuum tanto maggiore quanto esso sia maggiore. Se lo stress determina solo problematiche di tipo sociale si generano disturbi della personalità, se determina un disadattamento più complesso si generano le nevrosi, se determina un ritiro nella fantasia si generano le psicosi. Hoch pensava inoltre che eventuali predisposizioni ereditarie potessero facilitare l’azione dello stress nel far raggiungere all’individuo un livello di profondità maggiore nel continuum psicopatologico.
In sintesi egli utilizzò le categorie diagnostiche kraepeliniane, in parte modificate dalla visioni bleuleriane, spiegandone l’eziologia tramite la psicoanalisi dapprima in chiave pulsionale e successivamente elaborando una propria teoria del conflitto psichico in chiave interpersonale.
BibliografiaOpere di HochThe psychogenic factors in the development of psychoses, Psychological Bulletin, Vol 4, pagg. 161-169, 1907, Washington District Columbia.Constitutional factors in the dementia praecox group, Review of Neurology
and Psychiatry, Vol. 8, pagg. 463-474, 1910, Washington District Columbia.The Relation of Insanity to the Psychoneuroses, Canadian Lancet, Vol. 44, pagg. 107-118, Ottobre 1910, Toronto.Review of Bleuler’s schizophrenia. Review of Neurology and Psychiatry, Vol. 10, pagg. 259-278, 1912, Washington District Columbia.Personality and psychosis, New York State Hospital Bulletin, Vol. 6, pagg. 220-230, 1913, New York.Early manifestations of mental disorders, New York State Hospital Bulletin, Vol. 8, pagg. 12-20, 1915, New York.A study of the benign psychoses, Johns Hopkins Hospital Bulletin, Vol. 26,
pagg. 165-169, 1915, Baltimora.Review of Eugen Bleuler’s physical and mental factors in pathology, Psychiatric Bulletin of the New York State Hospitals, Vol. 1, pagg. 382-386, 1916, New York.Benign stupors: a study of a new manic-depressive reaction type, Macmillan, New York, 1921.
Opere su HochMeyer A., August Hoch, Archives of Neurology and Psychiatry, 1919, pagg. 2-5, Chicago.
Ultimo aggiornamento 8 Ottobre 2018
Eleonora Pellegrino Gabriele Romeo