La Teoria delle Relazioni OggettualiEdimburgo (Scozia, Regno Unito), 11 Agosto 1889Edimburgo, 31 Dicembre 1964
di Rosina Mandalari e Gabriele Romeo
William Ronald Dodds Fairbairn proveniva da una famiglia della media borghesia scozzese, benestante ma problematica e con una forte impronta religiosa. Il padre, Thomas Fairbairn (17 Ottobre 1854-15 marzo 1923), Presidente dell’Ordine degli Architetti di Edimburgo, nevrotico e distante dal figlio, era un fedele della Chiesa Libera Unita di Scozia appartenente al credo presbiteriano. La madre Cecelia Leefe (Fryton, Yorkshire, Regno Unito, 1855 - 1946), più vicina al figlio, ma austera, rigida, fedele della Chiesa Anglicana, fu colei che s’interessò dell’educazione del suo unico figlio impostandola su criteri strettamente religiosi, sessuofobici e ligi ai valori moralistici tipici dell’epoca vittoriana.
Fairbairn studiò dai 6 ai 18 anni presso la Merchiston Castle School, una scuola laica ma fortemente intrisa di valori spirituali, fu fondata da Charles Chalmers (? - Edimburgo, 1864) nel 1928 ma essendo priva di una sede in cui svolgere i corsi, effettivamente aprì i battenti nel 1833 prendendo il nome dalla torre nella quale si era insediata. Chalmers ne rimase proprietario e direttore fino al 1850 quando la vendette a John Gibson (1813 - 1858), che a sua volta ne diventerà a sua volta proprietario e direttore. Nel 1933 la Merchiston Castle School, si spostò dalla sede in cui si trovava al n. 294 di Colinton Road, sempre ad Edimburgo. Presso questa scuola Fairbairn ricevette una formazione classica.
Nel 1907 si iscrisse in Filosofia arrivando alla laurea nel 1911 col massimo dei voti e con la lode presso l’University of Edinburgh; tale prestigiosa Università britannica fu fondata dal Re Giacomo VI di Scozia futuro Re Giacomo I d’Inghilterra (Edimburgo, 19 Giugno 1566 - Goffs Oak, East England, Regno Unito, 27 Marzo 1625) che emise un decreto d’autorizzazione al riguardo il 14 aprile 1582, su richiesta dal Consiglio Comunale di Edimburgo. Per la sua costruzione furono usati fondi derivanti da un lascito del Vescovo e Teologo Robert Reid (1496, Clackmannan, Scozia - Dieppe, Normandia, Francia, 6 settembre 1558). L’università, inizialmente dotata dei soli Corsi di Laurea in Giurisprudenza ed in Filosofia, aprì nell’Ottobre 1583. Tra il 1911 ed il 1912 frequentò diversi Master in Lingua, Letteratura, Cultura e Teologia della Grecia antica presso:- la Christian Albrechts Universität zu Kiel (allora città-stato del Sacro Romano Impero, oggi capoluogo dello Schleswig-Holstein in Germania) così chiamata in onore del suo fondatore il Duca Christian Albrecht di Holstein-Gottorp (Schleswig, Schleswig-Holstein, allora Danimarca oggi Germania, 3 Febbraio 1641 - Schleswig, 6 Gennaio 1695), Principe-Vescovo di credo luterano di Lubecca (allora città-stato del Sacro Romano Impero, oggi Schleswig-Holstein) e Duca di Holstein-Gottorp. Egli istituì questa Università il 5 ottobre 1665 che inizialmente ebbe come Corsi di Laurea Teologia, Giurisprudenza, Medicina, Arti Liberali e successivamente molte altre;- l’Université de Strasbourg (Strasburgo, allora città-stato del Sacro Romano Impero, oggi capoluogo della Grand Est, Francia) creato dall’Amministrazione Cittadina col nome Höhere Schulen Strassburg nel 1528 con il solo Corso di Laurea Breve in Teologia ad impostazione luterana. Il 7 marzo 1538 venne rinominato Gymnasium Jakob Sturm, in onore del suo primo Rettore il politico e riformatore luterano Jakob Sturm von Sturmeck (Strasburgo, 10 Agosto 1489 - Strasburgo, 30 Ottobre 1553) che era riuscito far aggiungere altri Corsi di Laurea Brevi in Lettere Classiche, in Giurisprudenza, in Filosofia, in Medicina, in Storia. Il 30 maggio 1566, su autorizzazione dell’Imperatore Maximilian II Habsburg del Sacro Romano Impero (Vienna, Vienna, allora Sacro Romano Impero, oggi Austria, 31 Luglio 1527 - Ratisbona, Baviera, allora Sacro Romano Impero, oggi Germania), il Corso di Filosofia fu implementato dal rango di Laurea Breve a quello Magistrale. Il 14 Agosto 1621, su autorizzazione dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Ferdinand II Habsburg (Graz, Steiermark, allora Sacro Romano Impero, oggi Austria, 9 Luglio 1578 - Vienna, 15 Febbraio 1637), tutti i Corsi di Laurea Brevi furono implementati al rango Magistrale; era nata la Strassburg Universität. Con la fine della prima guerra mondiale Strasburgo diveniva territorio francese per cui il suo nome veniva francesizzato;- la Victoria University of Manchester (North West England, Regno Unito), istituita tramite un decreto della Regina Victoria of Hanover (Londra, Londra, Regno Unito, 24 Maggio 1819 - East Cowes, South East England, Regno Unito, 22 Gennaio 1901) del 20 Aprile 1880; tale decretò tramutò in Università Federale il locale pre-esistente, già dal 1851, Owens College, così chiamato in onore del mercante John Owens (Manchester, 1790 - Manchester, 29 Luglio 1846) che a tal riguardo nel suo testamento predispose un lascito di 96.942 sterline. La Victoria University of Manchester assorbì nel 1884 l’University College Liverpool (North West England) e nel 1887 lo Yorkshire College of Leeds (Yorkshire e Humber). Nel 2004 a seguito della fusione con l’University of Manchester Institute of Science and Technology assunse il nome attuale di University of Manchester.
Nel 1912, avendo maturato il progetto di diventare pastore del credo Presbiteriano, s’iscrisse al Corso di Laurea in Teologia presso l’University of London, University College, la terza più antica università britannica ma la prima laica. Essa nacque nel 1836 dall’unione di due università londinesi laiche pre-esistenti e cioè la London University ed il King’s College. La London University, fondata nel 1826 da due politici britannici, James Milne meglio noto come James Mill (Angus, Scozia, 6 Aprile 1773 - Londra, 23 Giugno 1836) ed il Barone Henry Peter Brougham (Edimburgo, Scozia, 19 Settembre 1778 - Cannes, Provence-Alpes-Côte d’Azur, Francia, 7 Maggio 1868), a causa della forte opposizione ecclesiastica si trovava sprovvista a rilasciare validi titoli accademici; tale permesso, posseduto invece dal King’s College, fondato nel 1829 dal Re Giorgio IV d’Inghilterra, fu trasferito all’University College London. Nel 1907 i due istituti universitari, pur rimanendo federati ripresero una propria autonomia, assumendo il nome unitario di University of London e proprio di University College e King’s College. Nel 1977, i due istituti, pur rimanendo federati, scomparendo la denominazione comune, assunsero il nome di University College London e King’s University London.
Il 28 Luglio 1814 scoppiava la prima guerra mondiale per cui ottenuto il Diploma di Laurea Breve in Teologia nel 1915 presso l’University of London, University College, venne arruolato come artigliere nell’esercito britannico e mandato a combattere i Turchi sul Fronte Nord Africano e Palestinese. Durante la guerra iniziò ad interessarsi alla psicologia militare ed in particolare ai Disturbi da Stress Post-Traumatico di tipo Bellico. La guerra mondiale finiva l’11 Novembre 1918 e nei primi mesi del 1919, ottenuto il congedo, tornò ad Edimburgo. L’esperienza bellica lo aveva cambiato moltissimo, suscitandogli il desiderio di studiare l’animo umano. In quell’anno lesse "L’interpretazione dei sogni" di Freud e fu conquistato dalla psicoanalisi. Decise quindi, per diventare psicoanalista, di tornare all’University of Edinburgh per iscriversi alla Medical School; tale scuola, all’avanguardia sia nel campo della didattica che della ricerca nel suo campo, fu fondata nel 1726; essa è la più antica scuola di medicina del Regno Unito ed è stata una delle prime, tra i paesi anglofoni, ad ammettere le donne a questo tipo di studi.
Mentre studiava per diventare medico, lesse diverse altre opere di Freud, Jung ad Adler e si avvicinò al Movimento Parafreudiano che era un filone di pensiero che s’ispirava alla dottrina freudiana integrata con concetti spirituali di natura religiosa e filosofico-spirituale di tendenza junghiana, essendo la maggior parte degli aderenti a questa corrente di pensiero allievi diretti o comunque seguaci di Jung e che tuttavia, al tempo stesso, non si sentivano di passare sic et simpliciter nel campo junghiano dopo la rottura intervenuta tra il 1913 ed il 1914 tra lo stesso e Freud. La dottrina parafreudiana accettava l’esistenza dell’inconscio e la teoria del conflitto intrapsichico, ma sosteneva che il susseguirsi degli eventi fosse attribuibile al volere divino piuttosto che al determinismo psichico, che la libido non fosse di tipo sessuale ma più genericamente un’energia indeterminata che si sarebbe potuto utilizzare per qualsivoglia attività corporea e/o mentale, che la psicopatologia fosse in realtà una malattia dell’anima e non della psiche e che le sue cause poco o nulla avevano a che vedere con la sessualità quanto piuttosto ad una crisi spirituale. Questo filone di pensiero, tipicamente inglese, nato dopo lo scisma junghiano del 1914, aumentò in importanza fino al primo dopoguerra per poi iniziare a decrescere prima della seconda guerra mondiale e scomparire con la fine di essa.
Nel Luglio del 1921 iniziò un’analisi didattica con Ernest Henry Connell, sia per la comune residenza ad Edimburgo sia per la comune fede religiosa; sia il pensiero di Connell che quello di Fairbairn, infatti, sono stati fortemente permeati dalla religiosità scozzese. Gli psicoanalisti scozzesi hanno da sempre cercato un connubio tra la loro forte fede religiosa e la dottrina psicoanalitica. In Scozia il Credo Evangelico più diffuso è il Presbiterianesimo che si rifà alla dottrina calvinista. La teologia calvinista si basa sulle Sacre Scritture, nega il libero arbitrio, sostiene la doppia predestinazione per alcuni uomini sono destinati alla gloria eterna ed altri alla dannazione eterna e sostiene che le istituzioni civili, volute da Dio anche quando si manifestano in forme tiranniche, si devono fondare sul rispetto dell’autorità e della propria vocazione, cioè sull’accettazione del posto che a ciascuno compete nella società. Essi non credono, inoltre, che la pulsione sessuale sia il motore del comportamento umano né tantomeno il suo scopo. L’analisi con Connell durò fino al Gennaio del 1923. Nel 1924 si laureò in Medicina presso l’University of Edinburgh. Nel 1925 iniziò ad esercitare privatamente come psicoanalista.
Nel 1926 sposò Mary Ann More-Gordon (1901 - 28 Settembre 1952) da cui ebbe 5 figli: Ellinor Fairbairn in Birtles (psicoanalista; 1927 - ?), 2 gemelli nati morti (1928 - 1928), un altro figlio (1929 - ?), Nicholas Fairbairn (politico; Edimburgo, 24 Dicembre 1933 - Dunfermline, Scozia, 19 Febbraio 1995. Fu indicato come autore di reati a sfondo sessuale tra i quali atti pedofilici; tali accuse, perlopiù postume, non furono mai formalizzate, anzi sembra che fossero tutte montature). Mary Ann More-Gordon dopo l’evento dei due gemelli morti alla nascita, ebbe una forte depressione che sfociò in Etilismo, in seguito alla quale sviluppò una Cirrosi Epatica che la condurrà a morte. A causa della Depressione prima e dell’Etilismo dopo, si disinteressò della vita dei figli restandone distante, rifiutandoli ed assumendo atteggiamenti anaffettivi. Fairbairn supplì a queste carenze assicurando ai figli una presenza costante ed affettuosa.
Nel 1927 Fairbairn si specializzò in psichiatria sempre presso l’University of Edinburgh e produsse il suo primo scritto psicoanalitico "Notes on the religious phantasies of a female patient". Nello stesso anno divenne Professore a Contratto di Psicologia dell’Adolescenza alla Edinburgh University. Nel 1931 Fairbairn divenne membro della British Psychoanalytical Society. Nel 1933 la Edinburgh University aprì la Clinic for Children and Juveniles; Fairbairn vi fu assunto come Ricercatore e qui trattò in particolare minori sessualmente abusati e adolescenti con comportamenti criminali. Nel 1935, essendo mutati i suoi interessi spostatisi dall’Età evolutiva alle psicosi, chiese ed ottenne un trasferimento al Royal Edinburgh Psychiatryc Hospital, sempre della medesima università, ma dove si trattavano gli adulti affetti da psicopatologia. Nel 1937, obbligato dalla Direzione dell’Università a scegliere tra la carriera accademica e la psicoanalisi (allora malvista negli ambienti universitari britannici), scelse quest’ultima dimettendosi da tutti gli incarichi e dedicandosi alla sola attività privata.
Nel 1939, dopo lo scoppio delle ostilità tra Anna Freud e Melanie Klein ed i rispettivi seguaci all’interno della British Psychoanalytical Society, egli si disinteressò totalmente delle vicende interne della medesima e infatti si inserì nel Gruppo degli Indipendenti che non parteggiava per nessuna delle due. Questa scelta rifletteva bene lo stile di vita di Fairbairn; egli, tranne gli spostamenti effettuati nel periodo di formazione universitario precedente alla Prima Guerra Mondiale e quelli legati agli eventi bellici della stessa, lavorò in modo abbastanza scollegato dagli altri Colleghi. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu richiamato alle armi ed assegnato come Psichiatra al Servizio di Pronto Soccorso della Edinburgh University.
Essendo rimasto vedovo 7 anni prima, nel 1959 sposò Marion Frances Archer (1907-1995), con la quale non ebbe figli. Morì nel 1964 nella sua amata Edimburgo.
Ronald Fairbairn è uno dei pensatori meno noti della psicoanalisi, anche se il suo lavoro è stato fondamentale per lo sviluppo di quel filone di pensiero psicoanalitico conosciuto come Teoria delle Relazioni Oggettuali e si pone alla base del pensiero di altri importanti psicoanalisti quali Donald Woods Winnicott, John Bowlby, Henry James Samuel Guntrip, John Derg Sutherland. Il pensiero di Fairbairn partì dall’ortodossia freudiana basandosi quindi su assiomi esclusivamente pulsionali fino al 1934, poi virò verso approdi kleiniani assumendone quindi i caratteristici aspetti misti in parte pulsionali ed in parte relazionali tra il 1935 ed il 1940 ed infine dal 1941 in poi esitò in una strutturazione propria esclusivamente relazionale. Proprio questo tipo di percorso è una delle ragioni per le quali il suo pensiero nel tempo è stato poco seguito; l’allontanamento dalla metapsicologia di Freud prima e da quella della Klein dopo lo hanno reso inviso ai rispettivi seguaci mentre al tempo stesso non è riuscito a creare un proprio circolo di allievi in quanto le sue idee da lui sviluppate sono rimaste spesso scollegate tra loro e non sono mai confluite in un’unica dottrina in modo unitario. A peggiorare le cose man mano che il suo pensiero andava avanti, Fairbairn non riformulava i concetti elaborati in precedenza adeguandoli in modo coerente alle nuove formulazioni ma li lasciava per come era stata la proposizione originaria con nascita quindi di evidenti dissonanze se non di vere e proprie contraddizioni; ne consegue che le sue opere comprendono una serie di concetti, i quali, magari centrati sugli stessi argomenti ed al tempo stesso non coerenti tra loro, non possono essere usati ai fini della formulazione di un corpus dottrinario completo ed unitario. Un ulteriore problema degli scritti di Fairbairn consiste nel fatto che essi vertono su questioni dottrinali trattati in modo filosofico e scevro da riferimenti clinici.Partendo da queste premesse, la maggiore differenza rispetto ai concetti psicoanalitici classici riguarda la funzione dell’Io. Questa diversità, minima solo in apparenza, cambia in realtà tutto l’apparato dottrinario psicoanalitico qualora si considerino le varie implicazioni metapsicologiche nelle quali è implicato l’Io. L’Io fairbairniano è presente già alla nascita ed è dotato di energia propria di natura libidica e su esso si centra tutta la struttura della psiche. L’Io utilizza la libido per ottenere un soddisfacimento di natura relazionale e può assumere una conformazione diversa secondo la qualità dell’interazione con la madre durante il processo evolutivo della propria psiche. L’Io inoltre provvede a far adattare le attività istintuali primitive alla realtà ambientale circostante, alla corretta percezione della realtà, ad una esatta discriminazione tra contenuti del mondo interno e contenuti del mondo esterno.
Una relazione madre-bambino ideale permetterà lo sviluppo dell’Io Integrato o Unitario che, come si rileva agevolmente dal nome, avendo una struttura esente da scissioni interne, è presente in presente in soggetti senza psicopatologia. Tale tipo di relazione è inesistente o quasi nella realtà, in quanto nella maggior parte dei casi, nella stragrande maggioranza dei casi il rapporto madre-bambino non può non essere frustrante perché ovviamente non sempre la madre potrà essere immediatamente presente ogni qual volta il bambino ne avrà bisogno. Conseguentemente l’Oggetto Esterno, cioè la madre, potrà essere vissuta o come Gratificante, cioè empatica ed attenta ai bisogni del bambino, o come ambivalente Seduttivo/Deprivante, cioè da un lato foriera di lusinghe e promesse legate alla soddisfazione dei suoi bisogni e dall’altro assente, trascurante e bugiarda in quanto non mantenente le promesse fatte.I tre Oggetti Esterni fanno nascere altrettanti Oggetti Interni ad essi correlati che entrano in gioco in loro assenza e ne hanno le stesse caratteristiche. L’Oggetto Gratificante genera e si correla all’Oggetto Ideale, l’Oggetto Seduttivo genera e si correla all’Oggetto Eccitante, l’Oggetto Deprivante genera e si correla all’Oggetto Rifiutante. La triplicità degli Oggetti Interni causa anche una tripartizione dell’Io in Io Centrale, Io Libidico ed Io Antilibidico o Sabotatore Interno. L’Io Centrale si correla all’Oggetto Ideale ed è ciò che resta sulla stessa falsariga dell’Io Unitario; ha componenti conscie, subconscie, inconscie; utilizza la Libido in senso vitale per relazioni costruttive con gli Oggetti Esterni Reali ed in senso aggressivo nei processi di Rimozione. L’Io Libidico si correla con l’Oggetto Eccitante, è quella parte dell’Io che viene lusingato dalle promesse, usa la libido solo in senso vitale per la costruzione della relazione ad ogni costo anche se distruttiva. L’Io Antilibidico o Sabotatore Interno si correla con l’Oggetto Rifiutante, usa la libido solo in senso aggressivo in particolare nei confronti dell’ingenuo Io Libidico sul quale agisce con la Rimozione Indiretta eliminandone le speranze, punta ad eliminare qualunque tipo di relazione anche se positiva e si rafforza ad ogni promessa non mantenuta. Fairbairn spiega l’aggressività e la distruttività non come correlati dell’istinto di morte ma come messi usati dall’Io antilibidico per eliminare eventuali possibili relazioni.L’Oggetto Interno ambivalente Eccitante/Rifiutante va incontro ad una Rimozione Diretta Primaria da parte dell’Io Centrale perché troppo angosciosa. A questa segue una Rimozione Diretta Secondaria che agisce sull’Io Libidico e sull’Io Antilibidico; ne consegue che l’Io Libidico e l’Io Antilibidico sono entrambi inconsci e vengono utilizzati per relazionarsi con gli Oggetti Interni.L’Io Centrale per difendersi dagli Oggetti Esterni Cattivi prima li fagocita e poi li sottopone a Rimozione; questa attività permette al bambino di poter vivere in un ambiente depurato dagli elementi ostili.
La relazione madre-bambino assume diversi risvolti secondo lo stadio di sviluppo psichico del bambino. Nel pensiero di Fairbairn lo sviluppo psichico del bambino si articola nei seguenti stadi:1) Stadio della Dipendenza Infantile: si articola in una Fase Precoce ed in una Fase Tardiva. La Fase Precoce va dalla nascita ai 9 mesi ed è caratterizzata dall’Identificazione Primaria che consiste nel fatto che il bambino si percepisce in un stato di fusionalità con la madre. Il logico corollario di tale situazione è che il bambino percepisca anche la mammella come parte del sé. Nella Fase Avanzata, che va dai 9 ai 18 mesi, il bambino si rende conto che la mammella è un oggetto a se stante; nascono quindi sentimenti di odio e di amore dettati rispettivamente dall’assenza o dalla presenza della mammella nel momento in cui il bambino senta il bisogno di allattare per cui essa viene rispettivamente vissuta come Oggetto Esterno Cattivo o come Oggetto Esterno Buono separati l’uno dall’altro.2) Stadio della Transizione: in questo stadio, che va dai 18 ai mesi ai 6 anni, ogni individuo attua un proprio percorso verso la maturazione del sé dal quale scaturisce l’Angoscia di Separazione in quanto il bambino si dovrà allontanare dall’oggetto esterno nel tentativo di recuperare la propria individualità. In questa fase, infatti, il bambino maturerà la consapevolezza che la mammella è un oggetto parziale che appartiene ad un altro oggetto, cioè alla madre.Verso la fine di tale stadio si posiziona il Complesso Edipico. Durante tale periodo le stesse dinamiche che si erano attivate nei confronti della madre si articolano anche rispetto al padre con la formazione dell’Io Unitario o con la triplice tripartizione degli Oggetti Esterni, degli Oggetti Interni e dell’Io. La triangolazione edipica avviene con una duplice scelta del bambino: accetterà l’aspetto eccitante di un genitore visto come partner seducente e allettante e quello rifiutante dell’altro visto come rivale malevolo ed interferente. La scelta del bambino viene fatta in base al sesso biologico dei genitori od alla qualità delle relazioni emotive con entrambi i genitori; se la scelta viene fatta in base al sesso biologico del genitore, il bambino sceglierà di legarsi all’aspetto eccitante del genitore di sesso opposto ed a quello rifiutante del genitore del proprio sesso mentre se viene fatta secondo la qualità della relazione emotiva con entrambi i genitori si potrà avere la medesima situazione od il suo opposto. Alla fine del Complesso Edipico agisce dapprima la Rimozione Indiretta che attutisce le cariche libidiche dirette verso l’aspetto eccitante del genitore di sesso opposto e successivamente la Rimozione che le sposta nell’inconscio. Tali processi di Rimozione mettono le basi perché nelle fasi successive delle vita le cariche libidiche rimosse possano tornare spostate su un altro oggetto libidico, cioè il partner della vita adolescenziale e/o adulta. Fairbairn applica i concetti edipici anche alla politica: nei regimi monarchici la morte del Re genera nei sudditi un senso di smarrimento perché rievoca i sentimenti abbandonici edipici relativamente alla figura paterna mentre i regimi comunisti puntano alla dissoluzione della famiglia sostituendola con lo Stato e così facendo puntano alla distruzione del Complesso Edipico in quanto simbolo della borghesia e suo elemento continuatore con passaggio delle consegne ad ogni nuova generazione.3) Stadio della Dipendenza Matura: in questa fase, che va dai 6 anni in poi, l’individuo ha sviluppato una certa autonomia personale ma anche la convinzione che, vivendo in un mondo di relazioni, non si può essere totalmente indipendenti dagli altri per cui egli si va a porre si pone sul piano di una collaborazione bilaterale ed efficace. Egli in questo momento ha raggiunto sia la consapevolezza dell’alterità dell’oggetto che la necessità di avere una relazione matura con lo stesso per cui punta ad avere una relazione privilegiata con la madre. In futuro con lo spostamento del desiderio dall’oggetto genitore all’oggetto partner, la Dipendenza Matura diventerà una componente strutturale permanente della psiche.
Fairbairn sostiene quindi che la psicopatologia nasce da una relazione madre-bambino frustrante, come avviene quasi sempre, e da un processo di Rimozione difettoso o malfunzionante per cui gli elementi cattivi quali Oggetti Cattivi Esterni od Interni o l’Io Libidico o Antilibidico vengono solo parzialmente o per nulla rimossi. Nella Fase Precoce dello Stadio della Dipendenza Infantile la difettosa rimozione degli elementi cattivi permeerà la psiche del bambino che si sentirà cattivo e pertanto indegno di essere amato; da questa devianza dello sviluppo potrebbe originarsi uno Stato Schizoide. La qualità negativa ed insoddisfacente della relazione emozionale con la madre si trasferirà alle altre relazioni successive, anche nella vita adulta, per cui si avrà una Depersonalizzazione dell’oggetto con nascita di sensazioni di isolamento dagli altri. L’isolamento può anche manifestarsi in presenza di relazioni sociali apparentemente soddisfacenti ma effettivamente emotivamente assenti con la messa in atto di un gioco di ruolo nel quale l’individuo recita una parte esprimendo molte emozioni ma senza in realtà coinvolgersi per nulla. Secondo Fairbairn nei Disturbi Psicotici, oltre l’isolamento esistono, altre tre caratteristiche e cioè scissione dell’Io, atteggiamenti d’onnipotenza per fusione dell’Io con l’Oggetto Buono o perdita del senso dell’Io per fusione di quest’ultimo con l’Oggetto Cattivo, perdita totale o quasi dei confini differenza tra mondo interno e mondo esterno per cui quest’ultimo viene percepito secondo l’ottica del primo.
La presenza dell’Oggetto Buono e di quello Cattivo nel mondo interno di un individuo ha delle conseguenze sul funzionamento della sua psiche. L’Oggetto Cattivo è ingombrante per cui l’individuo tenderà continuamente a liberarsene espellendolo nel mondo esterno; se esso permanesse nel mondo interno susciterebbe sia timore di essere fagocitato sia timore di non riuscire più a contenerlo cosa che potrebbe portare all’anoressia nel tentativo di liberare spazio per evitare un’esplosione. Se esso dopo essere stato espulso nel mondo esterno rientrasse in quello interno potrebbe suscitare Angoscia di Morte. L’Oggetto Buono è desiderato per cui l’individuo tenderà continuamente a mantenerlo nel mondo interno; se esso lo dovesse effettivamente abbandonare, l’individuo avrebbe paura di restare un involucro vuoto cosa che potrebbe portare sia a bulimia nel tentativo di riempire gli spazi rimasti vuoti sia ad Angoscia di Morte. Fairbairn sostiene che qualora l’Oggetto Buono dovesse abbandonare il bambino, quest’ultimo farebbe di tutto per riappropriarsene; per meglio spiegare questo fatto egli usa la favola di Cappuccetto rosso. Il lupo divoratore è il bambino stesso che tenta di riappropriarsi della nonna/madre/Oggetto Buono riportandola nel mondo interno; la favola esprime anche paura delle propria aggressività perché questa incorporazione è violenta e sensi di colpa perché il lupo sarà punito dal cacciatore.
Per resistere al lavorio psichico generato da questi meccanismi psichici, l’individuo può mettere in atto dei dinamismi protettivi che Fairbairn chiama Difesa Fobica, Difesa Ossessiva, Difesa Paranoide, Difesa Isterica, Difesa Morale.La Difesa Fobica viene messa in atto quando l’individuo sposta l’Oggetto Cattivo nel mondo esterno. Assieme all’Oggetto Cattivo viene tuttavia spostato nel mondo esterno anche l’Oggetto Buono in quanto entrambi sono percepiti come inestricabilmente collegati. Le energie psichiche del bambino saranno conseguentemente impegnate in una coazione conflittuale a ripetere tra la volontà di mantenere entrambi gli oggetti nel mondo esterno ed il desiderio di riappropriarsene riportandoli nel mondo interno.La Difesa Ossessiva viene messa in atto quando l’individuo vuole mantenere l’Oggetto Buono nel mondo interno per impedirgli di spostarsi nel mondo esterno. Assieme all’Oggetto Buono viene tuttavia mantenuto nel mondo interno anche l’Oggetto Cattivo in quanto entrambi sono percepiti come inestricabilmente collegati. Le energie psichiche del bambino saranno conseguentemente impegnate in una coazione conflittuale a ripetere tra la volontà di mantenere entrambi gli Oggetti nel mondo interno ed il desiderio di liberarsene espellendoli nel mondo esterno.La Difesa Isterica viene messa in atto quando l’individuo viene abbandonato dall’Oggetto Buono che si sposta nel mondo esterno mentre l’Oggetto Cattivo permane nel mondo interno. Essi sono percepiti come separati l’uno dall’altro per cui possono essere trattati in modo diverso. Le energie psichiche del bambino saranno conseguentemente impegnate in una coazione conflittuale a ripetere nel tentativo di recuperare l’Oggetto Buono e di espellere quello cattivo.La Difesa Paranoide viene messa in atto quando l’individuo ha espulso l’Oggetto Cattivo nel mondo esterno mentre ha mantenuto l’Oggetto Buono nel mondo interno. Essi sono percepiti come separati l’uno dall’altro per cui possono essere trattati in modo diverso. Le energie psichiche del bambino saranno conseguentemente impegnate in una coazione conflittuale a ripetere nel tentativo di mantenere entrambi gli Oggetti nello spazio nel quale già si trovano.La Difesa Morale, di secondo livello, viene messa in atto quando un Oggetto Cattivo, per vendicarsi dell’espulsione o di una tentata espulsione, nel mondo esterno diviene Persecutore o Libidicamente Cattivo, ovverossia assolutamente malvagio tentando di ostacolare od impedire qualunque tipo di relazione anche non significativa. Questa difesa investe l’Oggetto Buono di funzione superegoica in modo da controbilanciare l’aumentata potenza dell’Oggetto Cattivo; grazie ad essa l’Oggetto Persecutore, perdendo potenza, diverrà Moralmente Cattivo, cioè secondo Fairbairn moderatamente malvagio.Nella Fase Avanzata dello Stadio della Dipendenza Infantile la consapevolezza che l’Oggetto Buono è l’altra faccia dell’Oggetto Cattivo fa intuire al bambino che non può avere soccorso dal primo senza subire la frustrazione dal secondo e che non può distruggere il secondo senza distruggere anche il primo; da tale situazione può nascere uno Stato Depressivo.Fairbairn considerava come psicopatologie vere e proprie solo la Schizofrenia e la Depressione a differenza di tutti gli altri stati di sofferenza psichica che egli considerava solo come meccanismi messi in atto per contrastare l’insorgenza di una psicosi; infatti fondamentalmente lo psicotico tende a vivere gli eventi del mondo interno come se facessero parte del mondo esterno mentre in tutte le altre psicopatologie avviene il contrario in quanto l’individuo tende a vivere gli eventi del mondo esterno come se facessero parte del mondo interno.
Il trattamento analitico praticato da Fairbairn si articola in modo differente come tecniche e come scopi da quello classico. Gli scopi che si prefigge un analista fairbairniano è dapprima quello di aiutare il paziente a liberarsi dagli Oggetti Cattivi sciogliendo i loro legami libidici con le parti scisse dell’Io e successivamente farle reintegrare nell’Io Centrale. A tale scopo l’analista deve sostituire il modello relazionale disfunzionale posseduto dal paziente, nato da un analogo rapporto disfunzionale con la madre, con un nuovo tipo di relazione adeguato ponendosi come modello sostitutivo della stessa. Una volta che il paziente si sarà impossessato di tale modalità relazionale adeguata, la potrà usare nei rapporti con gli altri per cui tecnicamente si potrà considerare guarito. Lo strumento principe della tecnica analitica fairbairniana è quindi ovviamente il transfert che alla fine non è altro che una relazione fra un oggetto del mondo interno ed uno del mondo esterno. Ogni qual volta il trattamento analitico sia prossimo a far riaffiorare un contenuto rimosso, si verificherà una resistenza e per tutto il tempo compreso fra il suo ritorno e la sua eliminazione tramite l’insight si potrà avere un transfert negativo. Nel sogno secondo la tecnica analitica fairbairniana possono esservi contenuti relativi alla struttura attuale dell’Io oppure drammatizzazioni delle relazioni attuali esistenti fra gli Oggetti Interni e quelli Esterni o fra gli Oggetti Buoni e quelli Cattivi.
Il pensiero di Fairbairn, con tutti i suoi limiti, appare comunque essere il primo nella dottrina psicoanalitica, ad essere strutturato, in modo sufficientemente completo, in senso relazionale.
Bibliografia
Opere di William Ronald Dodds Fairbairn
From instinct to self: selected papers of W. R. D. Fairbairn, 2 voll., Jason Aronson Inc., New York, 1994.Psychoanalytic studies of the personality, Tavistock Publications Limited, Londra, 1952 - Edizione italiana, Studi psicoanalitici sulla personalità, Bollati-Boringhieri, Torino, 1992.Il piacere e l’oggetto. Scritti (1952-1963), Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini, Roma, 1992.
Opere su William Ronald Dodds Fairbairn
Barbieri Gian Luca, Manuale di psicologia dinamica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2009.Celani David P., Fairbairn’s object relations theory in the clinical setting, Columbia University Press, New York, 2010.Clarke Graham S., Thinking through Fairbairn: exploring the object relations model of mind, Routledge, Londra, 2018.Clarke Graham S., Scharff David Edward, Fairbairn and the Object Relations Tradition, Routledge, Londra, 2014.Concato Giorgio e Innocenti Federigo Bruno, Manuale di psicologia dinamica, Edizioni Psiconline, Francavilla al Mare, 2010Grotstein James Stanleigh, Rinsley Donald Brenden, Fairbairn and the origins of object relations, Free Association Books, Londra, 1994.Oliverio Annalisa, Romeo Gabriele, Ernest Henry Connell, https://www.sppg.it/bio-psicoanalisti-gruppoanalisti?art=30, SPG, Reggio Calabria.Pereira Frederico, Scharff David Edward, Fairbairn and relational theory Routledge, Londra, 2002.Scharff David Edward, Skolnick Neil J., Fairbairn then and now, Routledge, Londra, 1998.Sutherland John Derg, Fairbairn’s journey into the interior, Free Association Books, Londra, 1989.
SitografiaBritish Psychoanalytical Society: https://psychoanalysis.org.ukChristian-Albrechts-Universität zu Kiel: https://www.uni-kiel.de/deMerchiston Castle School Edinburgh: https://www.merchiston.co.ukInternational Psychoanalytical Society: https://www.ipa.worldUniversité de Strasbourg: https://www.unistra.frUniversity of Edinburgh: https://www.ed.ac.ukUniversity of London :https://london.ac.ukUniversity of Manchester: www.manchester.ac.uk
Gli autori
Rosina Mandalari, Psicologa, Specializzanda presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica e Gruppoanalitica di Reggio Calabria.
Gabriele Romeo, Medico, Psicologo, Psicoanalista, Coordinatore Didattico, Docente, Analista Didatta e Supervisore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica e Gruppoanalitica di Reggio Calabria.